Storie di Eccellenze: il Lanificio F.lli Cerruti 1881

Storie di Eccellenze: il Lanificio F.lli Cerruti 1881

Il Lanificio e il Signor Nino al centro del progetto di Frank Gallucci

Il format “Storie di Eccellenze”, ideato da Frank Gallucci, è nato dal desiderio di creare qualcosa di diverso, di più dinamico e capace di arrivare in profondità, con contenuti di respiro più ampio.

Il progetto “Storie di Eccellenze”

Qual era l’obiettivo di Frank Gallucci? La passione per l’approfondimento ha evidenziato un tassello mancante tra due mondi opposti: da una parte l’universo ultraveloce dei social network dove ogni singola foto, video o notizia viene immediatamente superata dall’arrivo di quella successiva; dall’altra l’universo dell’approfondimento giornalistico che poco collimava con la tipologia di contenuti preferiti dai social. Da qui l’idea di trovare, o quantomeno di cercare una nuova chiave di lettura per far coesistere un prodotto d’approfondimento (che chiaramente contempla dei tempi diversi) su piattaforme che nascono all’insegna della velocità. 

Il focus ricade sulle realtà di eccellenza che il nostro Paese è tuttora, e soprattutto è stato, in grado di partorire: realtà che non necessariamente attengono alla sfera dello stile e dell’eleganza, perché nel corso di nuove puntate si vedranno aziende strabilianti che sono legate ad altre categorie, ma sempre con lo stesso minimo comune denominatore: il Made in Italy.

Dietro le quinte del Lanificio F.lli Cerruti

A questo format dedicato alle storie, ai backstage e ai racconti delle aziende simbolo dell’eccellenza italiana, ha partecipato anche il Lanificio F.lli Cerruti. Frank Gallucci ha infatti colto l’occasione per raccontare in un video i dietro le quinte della vita quotidiana del Lanificio, ma ne ha anche approfittato per svelare alcuni retroscena della carriera del Signor Nino.

Con le parole di Gallucci, infatti:

“Il Signor Nino, per il quale ogni singolo aggettivo sarebbe superfluo, è il volto di una realtà aziendale incredibile, partita anni e anni orsono. A lui si deve il cambio di marcia volto a un’internazionalizzazione non indifferente e alla fortissima identità che è riuscito ad imprimere. Ho voluto fortemente incontrare il “deus ex machina” per cercare di capire da vicino ciò da cui dipende il tutto: l’anima di una leggenda vivente.”

 

La sua è stata una visita intensa, ricca di quegli aneddoti, curiosità e storie che stanno sotto la superficie ma che costituiscono la vera anima di un’eccellenza italiana – come quella del Lanificio.

“Dopo aver passato un’intera giornata con il team del Lanificio (a cui va tutta la mia gratitudine) sono tornato a casa con una pienezza d’animo e delle emozioni fortissime che mi sono state regalate in un posto magico che spunta sulla cartina geografica sotto il nome di Biella.”