LA SCATOLA DEI "PREZIOSI"

Si tratta di tessuti intessuti da composizioni super-preziose di Vicuña in vari pesi (programmati in questa stagione anche per un uso più casual).

Vicuña, la fibra animale più rara e più pregiata al mondo, proviene da un piccolo camelide andino. Graziosa e flessuosa, la vigogna è conosciuta come la “Regina delle Ande”. Era venerata e protetta dagli Incas che non permettevano che fosse cacciata, e la magnifica fibra ottenuta dal suo vello poteva essere usata solo dall’imperatore e dalla sua famiglia.

La Vicuña vive allo stato brado sulla catena montuosa delle Ande, soggetta ad estreme variazioni climatiche, che rendono il suo vello il più morbido e raffinato del mondo. Vivono ad altitudini da 3.200 a 4.800 m si nutrono durante il giorno sulle pianure erbose delle Ande. La pelliccia della vicuna, spessa ma morbida, è formata da due strati di pelo: il sottopelo, che è composto da peli che sono ultra fini ed estremamente densi, con eccellenti proprietà di regolazione della temperatura, è lo strato utilizzato per la produzione di abbigliamento, e lo strato esterno che è costituito da lunghi e forti peli che proteggono l’animale dai rigidi elementi. Il sottopelo ha anche bisogno di essere separato a mano dallo strato esterno, rendendolo ancora più prezioso. La fibra è più fine di qualsiasi altra al mondo, misura solo 12 micrometri di diametro. L’animale adulto di vicuna produce solo una quantità limitata di lana: circa 250 g di fibra sucida ogni due anni, mentre, per esempio, la pecora Merino ne produce circa 3/6 kg, e la capra del Cashmere circa 500 g. Per ottenere un cappotto con lana di vicuna è quindi necessario utilizzare il vello di 25/30 vigogne adulte.

Gli animali sono tosati e poi rilasciati; questo viene fatto solo una volta ogni quattro anni. Quest’operazione dev’essere molto delicata perché l’animale è molto suscettibile e se spaventato potrebbe morire d’infarto! La vigogna era ritenuta la reincarnazione di una bella fanciulla che ricevette un manto d’oro puro da un re. A causa di ciò, era contro la legge che chiunque indossasse il suo vello.  Al momento, la CITES garantisce che l’animale sia catturato, tosato vivo, restituito allo stato selvatico e non si possa tosare di nuovo per altri due anni. Una volta filata e tessuta, la vicuña è interamente realizzata in Italia per clienti esigenti e raffinati che ancora una volta hanno il privilegio di indossare la “fibra degli dei”.